Sibari - Si è chiusa la rassegna
“Il Cinema nel Mezzogiorno”
Successo di pubblico e critica
per l’evento del Cinema Calabria
Si è conclusa giovedì 28
luglio 2005 la rassegna sibarita
“Il Mezzogiorno nel Cinema”,
organizzata dal Circolo Cinema
Calabria (del presidente Luca
Iacobini).
Obiettivo dell’evento: tracciare
un quadro del rapporto tra
Meridione e grande schermo.
L’ultimo film è stato “Io non ho
paura", diretto da Gabriele
Salvatores ed interpretato, tra
gli altri, da Dino Abbrescia
che, accogliendo l’invito degli
organizzatori, era presente alla
proiezione del film nell’arena
dei Laghi di Sibari.
Nel corso della serata si è
avuto modo di intervistarlo per
conoscere il suo pensiero sul
film e sulla rassegna sibarita.
Dino Abbrescia, stasera abbiamo
avuto modo di apprezzare la sua
bravura come attore nel ruolo
affidatole dal grande Salvatores.
Qual è il messaggio che questo
film vuole lanciare, cosa vuol
lasciare nello spettatore?
«Uno degli episodi che
caratterizza il film è il
rapimento del bambino ma non si
deve fare l’errore di fermarsi
su questo particolare: il film
vuole in realtà sottolineare il
problema dell’infanzia persa. I
due attori giovanissimi che
interpretano il film si
incontrano mentre l’uno sta in
un buco nel suolo e l’altro
all’esterno. Essi vivono due
realtà differenti, si
confrontano conoscendosi e uno
dei due, scoprendo che il padre
tiene segregato l’altro bambino,
prende consapevolezza del fatto
che la cattiveria e la crudeltà
abitano proprio in casa sua».
Forse è proprio qui che si
consuma il dramma di un bambino
che vede nel padre un esempio da
seguire e poi scopre l’amara
realtà…
«Esatto. E’ qui che si concentra
il nesso tra il film e
l’infanzia persa. Il rapporto
tra padre e figlio è molto forte
anche per lo spettatore che lo
vive dal grande schermo».
Questa rassegna è legata al
Meridione. Secondo lei esiste
anche una cultura
cinematografica al Sud? Bisogna
solo rinforzarla oppure
ricrearla?
«Io sono barese e quindi mi
sento un portatore della realtà
del Sud. Pare sempre che il
cinema al Sud stia per decollare
ed in realtà non riesce mai a
farlo. Molto dipende dalle
istituzioni: io quest’anno ho
fatto tre film a Torino, che ha
creato una “film commission”
molto forte e si è aggiudicata
le produzioni. E pensare che
potevamo girare a Roma, dove tra
l’altro fa molto meno freddo…»
Apprezziamo il lato ironico di
Dino Abbrescia che,
puntualizzando la sua preferenza
per climi miti, ha anche
ribadito in modo intrinseco la
sua preferenza verso le terre
del Sud.
Lo salutiamo con ultima domanda
attinente alla manifestazione in
questione:
Cosa pensa della presente
rassegna, così ben organizzata e
condotta? Qual è l’importanza di
queste iniziative?
«Il gran numero di persone
venute a vedere il film mi ha
impressionato. Dobbiamo davvero
fare i complimenti a Iacobini
per come ha gestito il tutto e
per come è riuscito a portare
qui tanta gente interessata
all’iniziativa».
Alla manifestazione ha
partecipato anche il primo
cittadino cassanese Gianluca
Gallo (nella foto insieme ad
Abbrescia e Iacobini), che ha
fatto tanto per la realizzazione
della stessa.