Cinema Calabria - Circolo cinematografico
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Sabato 30 Luglio 2005

Sibari - Si è chiusa la rassegna “Il Cinema nel Mezzogiorno”
Successo di pubblico e critica per l’evento del Cinema Calabria
Si è conclusa giovedì 28 luglio 2005 la rassegna sibarita “Il Mezzogiorno nel Cinema”, organizzata dal Circolo Cinema Calabria (del presidente Luca Iacobini).
Obiettivo dell’evento: tracciare un quadro del rapporto tra Meridione e grande schermo.
L’ultimo film è stato “Io non ho paura", diretto da Gabriele Salvatores ed interpretato, tra gli altri, da Dino Abbrescia che, accogliendo l’invito degli organizzatori, era presente alla proiezione del film nell’arena dei Laghi di Sibari.
Nel corso della serata si è avuto modo di intervistarlo per conoscere il suo pensiero sul film e sulla rassegna sibarita.
Dino Abbrescia, stasera abbiamo avuto modo di apprezzare la sua bravura come attore nel ruolo affidatole dal grande Salvatores. Qual è il messaggio che questo film vuole lanciare, cosa vuol lasciare nello spettatore?
«Uno degli episodi che caratterizza il film è il rapimento del bambino ma non si deve fare l’errore di fermarsi su questo particolare: il film vuole in realtà sottolineare il problema dell’infanzia persa. I due attori giovanissimi che interpretano il film si incontrano mentre l’uno sta in un buco nel suolo e l’altro all’esterno. Essi vivono due realtà differenti, si confrontano conoscendosi e uno dei due, scoprendo che il padre tiene segregato l’altro bambino, prende consapevolezza del fatto che la cattiveria e la crudeltà abitano proprio in casa sua».
Forse è proprio qui che si consuma il dramma di un bambino che vede nel padre un esempio da seguire e poi scopre l’amara realtà…
«Esatto. E’ qui che si concentra il nesso tra il film e l’infanzia persa. Il rapporto tra padre e figlio è molto forte anche per lo spettatore che lo vive dal grande schermo».
Questa rassegna è legata al Meridione. Secondo lei esiste anche una cultura cinematografica al Sud? Bisogna solo rinforzarla oppure ricrearla?
«Io sono barese e quindi mi sento un portatore della realtà del Sud. Pare sempre che il cinema al Sud stia per decollare ed in realtà non riesce mai a farlo. Molto dipende dalle istituzioni: io quest’anno ho fatto tre film a Torino, che ha creato una “film commission” molto forte e si è aggiudicata le produzioni. E pensare che potevamo girare a Roma, dove tra l’altro fa molto meno freddo…»
Apprezziamo il lato ironico di Dino Abbrescia che, puntualizzando la sua preferenza per climi miti, ha anche ribadito in modo intrinseco la sua preferenza verso le terre del Sud.
Lo salutiamo con ultima domanda attinente alla manifestazione in questione:
Cosa pensa della presente rassegna, così ben organizzata e condotta? Qual è l’importanza di queste iniziative?
«Il gran numero di persone venute a vedere il film mi ha impressionato. Dobbiamo davvero fare i complimenti a Iacobini per come ha gestito il tutto e per come è riuscito a portare qui tanta gente interessata all’iniziativa».
Alla manifestazione ha partecipato anche il primo cittadino cassanese Gianluca Gallo (nella foto insieme ad Abbrescia e Iacobini), che ha fatto tanto per la realizzazione della stessa.

 

Johnny Fusca

 

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