Cinema Calabria - Circolo cinematografico
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Mercoledì 9 Agosto 2006

Sibari - Intervista all’attrice-modella Mariana Braga
 
Carattere solare e sorriso che potrebbe far sciogliere anche il ghiaccio. Sono queste le caratteristiche che vengono fuori d’impatto appena ci presentano Mariana Braga, attrice-modella brasiliana appena ventenne. A dispetto della sua giovane età, Mariana occupa già un posto preciso nel panorama italiano dello spettacolo, divisa tra moda e cinema, che poi sono le sue passioni di sempre. La carriera da attrice, però, Mariana l’ha iniziata da poco, interpretando insieme ad Alessandro Siani il film dal titolo “Ti lascio perché ti amo troppo” (regia di Francesco Ranieri Martinotti).
A luglio Mariana Braga è scesa in Calabria quale “operatrice” del mondo del Cinema, ossia facente parte di quell’entourage che si muove tra set e camerini, vivendo il Cinema “dal di dentro”. La gente comune, invece, è abituata a vedere questa realtà dall’esterno, senza nessun contatto con chi quel mondo lo costruisce e lo vive giorno per giorno. L’iniziativa che ha portato l’attrice brasiliana a far visita al nostro Meridione, ossia la rassegna cinematografica “Le notti dello Statere” organizzata dal Circolo Cinematografico “Cinema Calabria”, nasce proprio dall’esigenza di avvicinare la gente comune a quanti operano dietro il grande schermo, così da alimentare l’amore per il Cinema anche sul territorio calabrese. E il 21 luglio, infatti, è stato proiettato a Sibari proprio il film di Martinotti, alla presenza dell’attrice protagonista e del suo produttore, Vittorio Zeviani.
Mariana, sei in Calabria per la prima volta e ci arrivi quale “rappresentante”, in un certo senso, del mondo del Cinema. Pensi che iniziative come questa possano aiutare la cultura cinematografica a crescere?
«Assolutamente sì. Bisogna far capire alle persone che il cinema è qualcosa di più che sedersi in poltrona a vedere un film e basta. Più che altro si va ad imparare qualcosa, quando ci si reca davanti al grande schermo. Spero di poter fare sempre di più per trascinare la gente al cinema e far vedere loro quello che facciamo. Il cinema è qualcosa di affascinante».
Parliamo del film che hai girato con Martinotti. Che tipo messaggio hai voluto lanciare? Cosa pensi di aver suscitato tra gli spettatori?
«Interpretando la classica “brasiliana”, appunto, ho voluto far vedere che non ci sono solo ragazze che vengono in Italia per prendere il permesso di soggiorno o a cercare di far soldi. Ho cercato di dimostrare che ci sono anche quelle amanti della cultura, della musica e del cinema. Ragazze intelligenti, insomma, che hanno qualcosa in più oltre al corpo. Ho voluto portare avanti un’altra immagine del mio Brasile».
Un messaggio di rottura degli schemi, dunque, rispetto al solito. Pensi di aver colto nel segno, in questo senso? Ad esempio, dopo la proiezione, guardando gli spettatori che sensazioni hai avuto?
«Mi sono sembrati divertiti. Anch’io, del resto, che ho visto il film tante volte, ancora entro nella storia e la rivivo emozionandomi. Anche perché poi si tratta di una storia un po’ diversa dal solito, pur riproponendo la realtà della una ragazza straniera che viene in Italia. Noi siamo riusciti, secondo me, a metterne in risalto gli aspetti positivi, senza trascurare l’aspetto ironico».
Raccontaci come ti sei trovata a lavorare con Alessandro Siani e Maria Mazza, artisti che hanno già una buona esperienza nel mondo del cinema.
«Benissimo. Mi hanno aiutata tanto, considerando che per me era la prima esperienza. Specialmente il regista Martinotti, mi ha davvero “preso per mano” facendomi fare lezioni di dizione, di recitazione e quant’altro».
Se non sbaglio ti ho sentita dire che con la gente del Sud Italia ti sei trovata meglio…
«E’ vero! Ho un feeling particolare con la gente del Sud. Sono solari e simpatici, non hanno la fissazione di dover lavorare e basta. Non voglio dire che con Siani e gli altri non abbiamo lavorato ma, sai come vanno certe cose qui al Sud, si scherza e si gioca anche sul set. Mi sono davvero trovata bene. E poi devo confessarti una cosa: ho anche io un “piede” al Sud, perché la mia bisnonna era di Avellino».
Peccato tu non abbia avi calabresi, allora! Ci sarebbe piaciuto annoverare tra le “nostre bellezze”… Ma torniamo al Cinema. E’ una passione che hai da sempre? Nasci come modella o attrice?
«Ho sempre avuto il sogno di fare Cinema ma sono partita con la carriera da modella. Certo, per noi che veniamo dal mondo della moda è sempre difficile dimostrare che si ha anche un cervello. Appena ho avuto l’opportunità di girare un film, l’ho colta al volo cercando di far emergere il mio valore».
Sappiamo che hai un ottimo rapporto con il produttore Vittorio Zeviani, è stato lui a “lanciarti” come attrice?
«Vittorio mi ha accolto benissimo, sin dal momento in cui mi sono recata nella sua agenzia. Ho anche avuto fortuna, perché in quel periodo cercavano proprio un’attrice che potesse fare la parte della giovane brasiliana in Italia… Ed eccomi qui!».
Da quanto tempo sei in Italia? Sarai andata via di casa giovanissima, con tutto ciò che comporta il distacco dai familiari. I tuoi come vivono questo tuo successo?
«Sono in Italia da 2 anni, ho lasciato i miei quando avevo 17 anni per inseguire i miei sogni. I miei genitori sono comunque più che orgogliosi di quello che faccio e mi hanno sempre spinta. La famiglia è per me la cosa più importante e non è da tutti averne una che ti segue e ti incita a far bene».
Ma dicci di più… A livello sentimentale cosa ha comportato il distacco dalla tua terra? Rimpianti, storie d’amore spezzate, amicizie?
«Sicuramente ho sofferto nell’abbandonare le mie amiche. Le sento sempre via email. Quando me ne sono andata loro avevano altri progetti, come l’università, il matrimonio, ecc. Oggi fanno un’altra vita ma spero che un giorno possano venire a trovarmi. Come ha fatto la mia famiglia a maggio: ho fatto girare loro tutta l’Italia! Amori, invece, non ne avevo all’epoca. Ma tuttora ho una storia con un ragazzo che vive nel cuore di Napoli».
Per quanto riguarda i progetti futuri? Svelaci qualcosa, dacci un’anteprima…
«Non ve lo dico! Sono scaramantica, preferisco aspettare. Quando mi rivedrete al cinema o in tv vorrà dire che ci incontreremo ancora per un’altra intervista».
Volentieri Mariana! In bocca al lupo per il futuro e ricordati che “ogni promessa è debito”. Appuntamento al tuo prossimo film, dunque…

 

Johnny Fusca

 

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