Cinema Calabria - Circolo cinematografico
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Domenica 18 Dicembre 2005

Cassano - Il Cinema Racconta - Due giorni di rassegna sulla settimana arte
 
Si è tenuta nei giorni scorsi a Cassano l’importante manifestazione intitolata “Il Cinema racconta”; l’iniziativa è stata organizzata da Luca Iacobini, presidente del circolo cinematografico “Cinema Calabria”, in collaborazione con la Provincia di Cosenza, l’Amministrazione comunale di Cassano e l’Ass. “N. Mandela”.
Nella due-giorni di rassegna, si è potuto assistere alle proiezioni dei film “La febbre” (regìa di A. D’Alatri) e “La capagira” (regìa di Alessandro Piva).
Particolarità fondamentale della rassegna: la presenza in sala, al fianco degli spettatori, di registi e attori protagonisti dei film quali Thomas Trabacchi, Paolo Sassanelli e Alessandro Piva.
«Il Cinema da sempre diverte, informa, emoziona…Nel mio intento, però -ha affermato l’organizzatore- esso può anche aiutare a far crescere e conoscere la Calabria, grazie alle sue capacità immense di parlare sia al pubblico semplice che agli intellettuali».
La scelta di registi come Piva e D’Alatri, infatti, non è casuale. Tutti e due raccontano spaccati di vita reale: il primo, legato al neorealismo, ha portato sullo schermo un film di grande impatto, impermeato su aspetti sociali delicati ma attuali; il secondo, racconta nel suo film l’Italia di oggi, dissolvendo il limite tra follia e anticonformismo.
«Dopo anni passati invano a tentare di realizzare il mio sogno di regista -ha detto Piva, commentando i suoi esordi- ho capito che la strada da percorrere era un’altra. Da Roma sono rientrato a Bari dove, con l’aiuto di mio fratello Andrea, ho scritto la sceneggiatura de “La capagira”, un film in cui ogni situazione è portata all’estremo, è spinta al massimo. Ero indipendente e non avevo schemi. L’unico modo per farmi notare era proprio “urlare” attraverso la cinepresa».
Sassanelli, che i più ricorderanno nel telefilm “Un medico in famiglia” ma che ha anche un curriculum teatrale lunghissimo, si è detto contento di essere in Calabria. «Ho un legame affettivo con il vostro popolo, gente calorosa che dà all’amicizia un valore inestimabile». Sulla rassegna ha espresso giudizio pienamente positivo: «Una manifestazione importante che ha portato un messaggio diverso in Calabria. La nostra presenza ha avuto, secondo me, un’importanza sociale. La Calabria ha bisogno di normalità, di sentirsi parte della nazione. Ai miei colleghi a Roma porterò questo messaggio: andate in Calabria e presentate lì i vostri film».
Trabacchi, che ha recitato in “Squadra di polizia”, ha confermato l’attuale disaffezione che il pubblico sta mostrando verso le proiezioni nelle sale dei cinema. «Purtroppo la situazione non è delle migliori -ha detto l’attore de “La febbre”-; evitando la divisione Nord-Sud, io direi che c’è un po’ troppa televisione che ti entra in casa con presunzione quasi educativa. Rassegne come questa di Cassano hanno una funzione divulgativa molto nobile e vanno sempre promosse e sostenute».

 

Johnny Fusca

 

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