Cassano - Cinema Calabria fa ancora
centro.
Al Teatro comunale è di scena Pasquale
Falcone.
Degna conclusione per il terzo e
ultimo atto del “Cinema Calabria Show”
ideato e promosso dallo scorso inverno
dall’omonimo circolo sibarita. Sono le
21 precise di domenica 6 maggio scorso
quando gli angeli della “Sibari
Control” spostano la tenda di velluto
rosso e lasciano entrare il serpentone
di gente che si è radunato già dalle
20:30 davanti al Teatro Comunale di
Cassano allo Ionio. Ordinatamente si
entra all’interno, si mostra il
biglietto e si prende posto. Alle
21:30 sul palco sale il giornalista
Giampaolo Iacobini in veste di
presentatore ufficiale del Circolo
Cinematografico e presenta l’ospite
d’onore della serata. A salire sulle
tavole del comunale questa volta è
stato il regista Pasquale Falcone
amico e habitué delle rassegne
organizzate da Luca Iacobini,
infaticabile presidente del Cinema
Calabria. Oltre alle due poltrone
principali sul palcoscenico sono state
sistemate una quindicina di sedie che
sono state occupate dai giovani attori
di “Io non ci casco” ultima fatica di
celluloide di Falcone ancora in
lavorazione. Pasquale Falcone ha
presentato il libro da cui è stata
tratta la sceneggiatura e che da il
titolo al film. I giovanissimi, tra
cui anche Vincenzo Falcone figlio del
regista, si sono alternati nella
lettura di significanti scene e poesie
in cui si può apprendere la bellezza
di una sceneggiatura vera e propria: i
movimenti di macchina, le
ambientazioni, i particolari, i
movimenti di scena.
Falcone esordisce parlando del
soggetto del suo film: i giovani. “C’è
stata una rivoluzione nelle nuove
generazioni e nel loro modo di
relazionarsi. Ai miei tempi si andava
a letto alle 21:30 oggi i ragazzi, e
tra questi metto anche mio figlio,
stanno alzati fino alle 2, le 3 di
notte su Messenger a scambiare
messaggi. La gioventù di oggi non è
solo droga, violenza, discoteche ma è
una gioventù fatta anche di emozioni
che cerchiamo di raccontare in questo
libro e in questo film”. “Il film
racconta una mia esperienza personale.
A l’età di sei anni sono stato
investito da una motoretta e sono
stato in coma vivendo tutto quello che
si racconta: il tunnel, la sensazione
di stare fuori dal tunnel. Avendo un
film appena diciottenne che vedevo
crescere con le sue le ansie, le sue
perplessità, le paure mi sono detto
perché no e mi sono buttato.” Giovanni
Spedicati per la casa editrice “La
Mongolfiera” che ha pubblicato la
sceneggiatura di “Io non ci casco” e
presente tra gli ospiti in platea ha
dichiarato che “Ho deciso di investire
su Pasquale Falcone perché sono sicuro
che si farà il film. Di norma gli
editori fanno il libro dopo il film
perché se sul grande schermo si ha
successo di conseguenza ci si
indirizza poi al libro. Quando ho
conosciuto Falcone ai Laghi di Sibari
grazie a Luca Iacobini siamo entrati
subito in sintonia e gli avevo subito
proposto di pubblicare il libro su
“Lista Civica di provocazione” ma poi
abbiamo optato su “Io non ci casco””.
“Il libro” continua Spedicati
“promuove anche il nostro territorio
indirettamente, al suo interno è
contenuta una foto della
manifestazione di quest’estate. È
questa la dimostrazione che la cultura
sa promuovere anche il territorio.” Su
Falcone e sul circolo di Iacobini
l’editore Spedicati dice “Pasquale è
sempre giovane perché sta tra i
giovani. È un uomo allegro che vive,
questo mi è piaciuto molto di lui. Le
sinergie con Iacobini che tramite il
circolo cinematografico porta sul
territorio operatori cinematografici
combinando poi con altre figure
professionali sono molto belle.” Alla
fine della presentazione della
sceneggiatura di “Io non ci casco”
Falcone torna alle sue origini di
cabarettista intrattenendo e facendo
ridere i cassanesi con le sue gag più
esilaranti. Alla fine saluta e dice
“alla prossima Cassano” e noi siamo
sicuri che sarà molto presto. Mentre
il regista si concede al suo pubblico
fermiamo gli organizzatori per
raccogliere, a caldo, un primo
bilancio della serata. “Gli obiettivi
iniziali sono stati raggiunti in
pieno” ci dicono “la critica ci
appoggia in pieno e non è da poco.
Abbiamo voglia di andare avanti e non
ci fermeremo qui. Il nostro prossimo
obiettivo sarà ora quello di
organizzare la seconda edizione de “Le
notti dello Statere” e di bissare il
successo dello scorso anno. Ora
lavoreremo esclusivamente in questa
direzione”.